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Lombardia rafforza la rete trasfusionale: istituzioni e volontari insieme per promuovere la donazione di plasma

immagine Lombardia rafforza la rete trasfusionale: istituzioni e volontari insieme per promuovere la donazione di plasma

La nuova campagna “Il plasma non è un’altra donazione” punta su autosufficienza nazionale, continuità terapeutica e collaborazione tra Regione, AREU e AVIS

(Milano, 12 dic. 25) Promuovere sicurezza, autosufficienza e continuità terapeutica attraverso una forte alleanza tra istituzioni, sistema sanitario e volontariato.

È questo l’obiettivo della nuova campagna 'Il plasma non è un’altra donazione', promossa da Regione Lombardia, AREU e AVIS Lombardia, presentata oggi nella Sala stampa della Regione Lombardia. Alla conferenza stampa hanno partecipato il direttore generale della Direzione Welfare, Mario Melazzini; il direttore sanitario dell’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza – AREU, Gabriele Perotti; il responsabile della Struttura Regionale di Coordinamento (SRC) per le attività trasfusionali in Lombardia, Daniele Prati; il presidente di AVIS Nazionale, Oscar Bianchi, il presidente di AVIS Lombardia, Pierangelo Colavito, e da remoto, il presidente SIMTI (Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia) Francesco Fiorin.

La campagna nasce da un percorso condiviso di fiducia e responsabilità, e punta a valorizzare in particolare la donazione di plasma come gesto fondamentale per garantire l’autosufficienza nazionale. Il messaggio chiave è semplice: il plasma non è un gesto qualunque, richiede più tempo ma è un tempo che diventa cura, che sostiene i percorsi terapeutici delle persone fragili e che contribuisce a ridurre la dipendenza dall’estero. Nel corso dell’evento sono stati illustrati i dati della raccolta 2025. La Lombardia si conferma motore della raccolta italiana con 418.378 unità di sangue prodotte, pari al 17% del totale nazionale; 400.309 unità trasfuse sul territorio (97% del fabbisogno regionale); oltre 18.000 unità inviate come supporto alle regioni più fragili.

Questi risultati sono il frutto di un lavoro congiunto che negli ultimi anni ha permesso di rafforzare il sistema associativo e di completare il processo di messa in sicurezza delle convenzioni, delle Unità di Raccolta associative, dei flussi informativi e dei rapporti con la rete trasfusionale regionale, consolidando ulteriormente il modello lombardo di sanità pubblica.

LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

Mario Giovanni Melazzini, Direttore Generale Welfare Regione Lombardia

“Innanzitutto, ritengo doveroso ringraziare tutte le donatrici e i donatori lombardi, i volontari e gli operatori che ogni giorno rendono possibile la solidità della rete trasfusionale. Dietro ogni donazione c’è una rete complessa che indirizza le risorse dove c’è reale bisogno di salute: la raccolta di plasma rappresenta oggi una risorsa cruciale. La Lombardia, per dimensioni e competenze, è chiamata a svolgere un ruolo di punta, ma dobbiamo continuare a investire, coinvolgere nuove generazioni e sensibilizzare i cittadini. Il successo si fonda sullo spirito condiviso e sulla fiducia tra istituzioni e volontariato: con il gioco di squadra possiamo raggiungere l’obiettivo comune. Proprio per questo, come Regione Lombardia, investiamo 1,8 milioni di euro per progetti di promozione e consolidamento sulla donazione in collaborazione con le associazioni”.

Dott. Massimo Lombardo, Direttore Generale di AREU

I risultati che sono stati presentati oggi non sono semplicemente numeri: sono la dimostrazione concreta di ciò che si può fare  quando le istituzioni lavorano insieme con un obiettivo comune. Regione Lombardia, AREU, AVIS, l’intera rete trasfusionale e le Associazioni di Volontariato  hanno costruito negli anni un modello solido, fatto di coordinamento, competenza e responsabilità condivisa. È un patrimonio pubblico che dobbiamo continuare a proteggere e a far crescere. AREU continuerà a essere vicina a questo sistema e a contribuire fattivamente alla buona riuscita di iniziative che possano sensibilizzare su tematiche così importanti”.

Gabriele Perotti, Direttore Sanitario di AREU

“Negli ultimi anni AREU ha lavorato a stretto contatto con AVIS per accrescere l’attenzione sulla donazione di plasma, un impegno reso possibile grazie alla dedizione quotidiana dei nostri operatori e dei donatori. Siamo consapevoli delle difficoltà che il mondo del volontariato sta attraversando, e proprio per questo vogliamo rafforzare la collaborazione tra le Istituzioni e chi, ogni giorno, scegli di donare dedicando tempo, energie e fiducia per garantire a migliaia di pazienti cure sicure e continuità terapeutica 365 giorni l'anno". È anche grazie a queste persone speciali, e alla collaborazione con i Simt  degli Ospedali coinvolti, che abbiamo potuto attivare “Blood on Board”. Un progetto che oggi ci consente, unica Regione in Italia, ad avere sangue e plasma a bordo di tutti e 5 gli elisoccorso della Lombardia.  Un’iniziativa complessa dal punto di vista operativo, ma che ha già prodotto risultati concreti: in soli 6 mesi 'Bob' è già stato applicato 65 volte, aumentando la possibilità di sopravvivenza di persone coinvolte da gravi traumatismi. È fondamentale continuare su questa strada per valorizzare ogni donazione e garantire supporto a chi ha bisogno”.

Daniele Prati, Responsabile della Struttura Regionale di Coordinamento (SRC) per le attività trasfusionali in Lombardia:

“La Lombardia è uno dei principali contributori della raccolta di plasma in Italia e conferma ogni anno un sistema pubblico solido e trasparente. Ma la domanda di plasmaderivati cresce più rapidamente della raccolta, e questo richiede uno sforzo ulteriore: più donazioni, soprattutto di aferesi, e un impegno costante per rendere semplice e accessibile il percorso del donatore. Solo così potremo garantire continuità terapeutica ai pazienti e avvicinarci davvero all’autosufficienza nazionale”.

Francesco Fiorin, Presidente SIMTI (Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia)

«Oggi il plasma non può più essere considerato un prodotto di seconda categoria, bensì una risorsa strategica, non solo per il suo uso clinico diretto, ma soprattutto per la produzione di farmaci plasmaderivati. Nel sistema trasfusionale gli attori principali sono le istituzioni, ma non possiamo dimenticare le persone che di questi prodotti hanno bisogno ogni giorno: i pazienti. A loro dobbiamo una vera alleanza strategica. E per farlo è fondamentale continuare a difendere con determinazione il modello italiano della donazione volontaria, anonima, responsabile e non retribuita, un modello che rappresenta un valore etico e un patrimonio da tutelare».

Oscar Bianchi, Presidente AVIS Nazionale

“Sono molto felice che regioni come la Lombardia abbiano accolto con entusiasmo l’invito che AVIS Nazionale rivolge da tempo, ovvero perseguire l’autosufficienza nei prodotti plasmaderivati. La Lombardia sta investendo concretamente e cercando di invertire la rotta, incrementando la raccolta di plasma in modo strutturale. Accelerare su questo fronte significa garantire continuità terapeutica ai pazienti, ridurre la dipendenza dall’estero e rafforzare l’autosufficienza del Paese. Questa campagna parla alle persone con un linguaggio semplice e autentico, perché il plasma è un gesto che assomiglia ai donatori: generoso, responsabile, fondamentale”.

Pierangelo Colavito, Presidente AVIS Regionale Lombardia

“Quella che raccontiamo oggi è una storia di crescita e di responsabilità condivisa. In questi anni abbiamo rafforzato il sistema associativo e contribuito a rendere ancora più sicuro ed efficiente il sistema sanitario regionale. La raccolta di sangue in Lombardia è stabile, ma oggi dobbiamo compiere un passo in più: investire sulla donazione di plasma. Non è un’altra donazione, è un gesto consapevole che richiede più tempo ma che restituisce enormemente in termini di cura, autosufficienza e solidarietà. Ringrazio tutti i donatori che già praticano la plasmaferesi e chi sceglierà di avvicinarsi a questo gesto fondamentale: insieme possiamo garantire continuità terapeutica e salvare vite”.